Scorzonera

La riscoperta della radice nera 

Nel Medioevo, la Scorzonera selvatica veniva usata come medicinale per curare i morsi di serpente. La sua coltivazione ebbe inizio intorno al XVII secolo. Con l'avvenire dell'industrializzazione, come molti ortaggi anche la scorzonera venne consumata sempre meno e finì nel dimenticatoio per diversi decenni. Negli ultimi anni la scorzonera sta riconquistando popolarità e viene apprezzata sempre più per le sue proprietà benefiche e culinarie.

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Particolarità

La scorzonera è una pianta originaria dell’Europa orientale appartenente alla famiglia delle Asteracee, la stessa del carciofo, del radicchio e del topinambur.

La pianta può raggiungere oltre un metro d'altezza e il suo fiore è composto da capolini di colore giallo intenso. La radice può raggiungere una profondità fino a 50 centimetri ed è caratterizzata da una scorza nera, che racchiude una polpa bianca e succosa.

Stagionalità

La raccolta delle radici, si effettua da ottobre fino alla fine dell’inverno. Esistono diverse specie, ma la più nota e utilizzata è la scorzonera Horticola che in molte regioni è conosciuta come “Asparago d’inverno” seppur avendo poco in comune con l'asparago.

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Proprietà

La scorzonera vanta notevoli proprietà salutari e con i suoi 20 Kcal/100 g è poverissima di calorie e indicata per le diete ipocaloriche. Grazie all’alto contenuto di fibre, regola dolcemente il transito intestinale. In più è ricca di vitamina A, B2, B6 e sopratutto di ferro, calcio, fosforo e manganese, nonché anche di inulina e levulina.

Utilizzo in cucina

Anche se l’aspetto non la rende particolarmente appetitosa, la scorzonera sta venendo decisamente rivalutata in cucina, e non solo per le sue tante proprietà benefiche, ma anche per il suo gusto originale. Infatti, la scorzonera in cucina è molto versatile. 

ll sapore è delicato, leggermente nocciolato. La consistenza è simile a quella delle carote e delle pastinache.

Prima di poterle consumare, la buccia scura particolarmente coriacea, deve essere eliminata con l'aiuto di un pela patate. È consigliato indossare dei guanti poiché la secrezione che si libera appena sbucciate risulta molto appiccicosa. È bene, inoltre, immergere la polpa bianca a bagno con acqua acidulata con il limone, per evitare che annerisca.

Se le radici sono tenere, si può mangiare cruda in insalata, condita semplicemente con olio, sale e limone altrimenti si può apprezzare cotta in padella, fritta o lessata. È ottima anche per preparare dei risotti sfiziosi, per accompagnare dei piatti di carne o di pesce e per la preparazione di purè e ripieni di verdure. 

Scopri la nostra ricetta: Risotto con scorzonera e rosmarino

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